Partire dall'apprendimento della lingua e della cultura italiana per costruire una politica di 'accoglienza qualificata' che favorisca l'integrazione dei cittadini immigrati regolarmente presenti nel Lazio. Questo l'obiettivo del protocollo di intesa tra Regione Lazio e Ufficio scolastico regionale (Usr), firmato il 28 febbraio. Un protocollo che favorisce l'attuazione degli Accordi di programma stipulati tra Regione Lazio e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Nel 2011, in 165 sessioni, sono stati oltre 6.300 i cittadini immigrati che hanno superato il test di lingua italiana nel Lazio (il 16 per cento a livello nazionale, dove il dato è stato di 37.712), 300 quelli che non l'hanno superato, mentre 8.400 le richieste complessive. Numeri che lasciano emergere un grande divario tra le richieste e le presenze alle prove, frutto di due criticità:
la prima riguarda la ricezione della comunicazione da parte del cittadino immigrato,
la seconda le difficoltà che questi incontra nell'ottenere il permesso da parte del datore di lavoro.
Il protocollo intende intervenire anche su questi aspetti, grazie al ruolo di orientamento e di accompagnamento giocato dai 37 Centri territoriali permanenti per l'istruzione e la formazione in età adulta del Lazio (Ctp) e dalle associazioni di settore che operano sul territorio.
Il protocollo disegna, infatti, un nuovo sistema interistituzionale di governance per la formazione linguistica degli immigrati, che riduce al minimo la dispersione di tempo e di risorse economiche e, soprattutto, supera la frammentazione degli interventi. Un sistema di qualità che mette in rete la Regione Lazio, i Ctp che garantiscono la certificazione della formazione e le associazioni, che avranno il compito di diffondere l'esistenza dei corsi tra le comunità di immigrati attraverso una comunicazione mirata e capillare. Associazioni che, laddove accreditate, potranno realizzare direttamente i programmi formativi presso i Ctp sulla base di un protocollo già sottoscritto con l'Ufficio scolastico regionale.
I corsi di lingua si rivolgeranno a tutti i cittadini immigrati regolarmente presenti nel Lazio, inclusi i titolari o richiedenti protezione internazionale. Permetteranno il conseguimento di una conoscenza della lingua italiana attestata a livello A2, che garantisce al cittadino immigrato l'esonero dal test per l'ottenimento del permesso di soggiorno, le cui modalità di svolgimento sono determinate con decreto del Ministero dell'Interno di concerto con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Nel dettaglio, in un primo momento partiranno 81 corsi di vario livello, di cui 21 per minori, finalizzati all'esonero dal test di lingua; 5 corsi brevi per la preparazione al test e 15 di orientamento civico. Complessivamente le risorse impiegate ammontano a 1,2 milioni di euro.